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Testi e immagini provengono dal Comune di Casalecchio di Reno e da materiale di promozione commerciale di Galotti s.p.a E' vietata la riproduzione senza autorizzazione
  
Il 20 dicembre 1968 il Comune di Casalecchio adottò il nuovo PRG (piano regolatore generale) che istitutiva il comparto della Zona A (650.000 metri quadrati) con destinazioni residenziale, commerciale e direzionale .
Cinque anni dopo, il 31 marzo 1973, il PRG viene approvato definitivamente e questo prevede che il piano particolareggiato della Zona A dovrà essere di iniziativa pubblica. In pratica spetterà al comune studiare e decidere quanta superficie utile dovrà essere destinata a verde, quanta a residenziale, quanta a commerciale, a servizi, direzionale ed altro.
Al piano lavora un gruppo di urbanisti liberi professionisti, incaricati dal Comune il 9 gennaio 1986. Il risultato delle loro elaborazioni viene adottato dal Consiglio Comunale il 4 ottobre 1988 e approvato il 26 aprile dell’anno successivo: prevede interventi per 234.532 metri quadri di superficie utile. Poco più di un anno dopo viene firmata la convenzione urbanistica tra il Comune e il gruppo di società (Galotti, Ladinia e Pineta) interessate all’attuazione del piano particolareggiato.
   

 Il 17 giugno 1992 arriva la concessione edilizia per i primi edifici in Meridiana (116.500 metri quadri di superficie utile con relative opere di urbanizzazione): nasce ufficialmente il comparto della Meridiana. Già nel 97 il Comune adotta una variante al piano particolareggiato della Meridiana che riduce le volumetrie di circa 44 mila metri quadri. Nell'aprile 99 verrà adottata una seconda variante al PRG.

 
   

Quando nel 1968 la "Zona A" compare per la prima volta negli elaborati del Piano Regolatore Appena adottato dal Comune di Casalecchio i proprietari delle aree interessate erano diverse decine. Alla fine degli anni 70, quando il gruppo Galotti incominciò ad acquisire le aree della Zona A, le aree erano suddivise in 35 differenti proprietà. Con gli anni si ridurranno a 3 (1989) per poi passare alla sola Galotti che, tra il '92 e il 99 completerà l'acquisizione di tutte le aree interessate. Una razionalizzazione che si rivelerà fondamentale per ridefinire nel tempo e rendere più armonioso lo sviluppo urbanistico del quartiere.  

   
   

L'idea guida di Meridiana risponde al concetto di "walking distance" ovvero un luogo dove la distanza tra l'abitazione e i servizi primari dista la massimo cinque minuti a piedi. Da qui la presenza all'interno del quartiere di una rete di servizi molto estesa. Il piano particolareggiato dell'89 prevedeva che sul territorio della Zona A, il 54% delle aree venisse destinato a verde (di cui il 90% a parchi e giardini di uso pubblico o riservato agli insediamenti di utilità comune) e il 33% a strade, parcheggi, percorsi pedonali e urbani. Solo il 13% delle aree era destinato all'edificazione

   
   
   
   
 Informazioni e foto tratte dalla pubblicazione Galotti  "Meridiana: la città nella città" .
   
   

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